Riconosciuta dal MIUR (GU n.180 del 02/08/2008), l’Istituto Atanor è la prima Scuola di Specializzazione in Psicoterapia a indirizzo analitico-archetipico del Centro Italia.

Solidità dell’approccio Atanor:

Il corso di specializzazione quadriennale fornisce agli allievi una solida formazione professionale che abilita allo svolgimento dell’attività psicoterapeutica secondo l’indirizzo teorico della Psicologia Analitica di Carl Gustav Jung e della Psicologia Archetipica di James Hillman. Si tratta di una formazione che poggia le sue radici su un approccio solido, nato oltre un secolo fa e praticato con successo in tutto il mondo. Un approccio la cui efficacia è stata dimostrata nel tempo in moltissimi studi, compresi quelli a carattere neuroscientifico. Le teorie e i risultati clinici sono, infatti, perfettamente in linea con le osservazioni delle moderne neuroscienze. E dimostrati da numerosi studi. Tutto ciò anche rispetto alle evidenze mediante risonanza magnetica funzionale, svolta prima e dopo la psicoterapia, soprattutto per quanto riguarda gli effetti di questa sulle tracce traumatiche.

Un intreccio di modernità e linguaggi arcaici:

Un fondo teorico e metodologico, quindi, che, trae dall’arcaico e muove i suoi primi passi proprio a partire da contenitori inusuali come la mitologia o l’alchimia. Ma che, al contempo, appare, però, anche estremamente moderno e adeguato alle nuove sfide della professione. E ciò grazie soprattutto agli apporti di James Hillman, che insegna a leggere la realtà quotidiana alla luce del significato che essa può assumere per la psiche di chi la osserva. Aspetto che risulta, tra l’altro, confacente anche alle moderne teorie della fisica quantistica, al cui studio sempre maggiori psicoterapeuti archetipici sembrano, ad oggi, interessarsi.

Corsi professionalizzanti:

Una formazione già ricca di per sé, dunque, quella offerta da Atanor. Ma anche ulteriormente arricchita da una vasta gamma di corsi professionalizzanti che spaziano dalle metodologie psicodrammatiche a quelle gestalt analitiche. Dalla musicoterapia, all’arteterapia, la sand play therapy o la  teatroterapia. Fino alle tecniche di rilassamento corporeo, le tecniche dello yoga applicato alla psicoterapia, della meditazione, dell’ipnosi e molte altre. E’ così che si consente allo studente di accedere alla psiche nelle sue numerose sfaccettature. E di avere a propria disposizione una vasta gamma di strumenti clinici e terapeutici. Oltre alle numerose prospettive di lettura e di intervento, che lo rendono in grado di poter intervenire in un ampio range di casistiche e fasce di età dei pazienti. Tali metodologie possono essere apprese sia nel loro complesso nel corso di Specializzazione sia singolarmente, nei corsi di base, professionalizzanti e di perfezionamento.

Questi corsi sono finalizzati all’approfondimento di alcuni specifici aspetti della psicologia analitica e della psicologia archetipica. E all’acquisizione di particolari competenze pratiche e tecniche. 

Corsi Atanor di primo e secondo livello:

In particolare, i corsi di primo e secondo livello, sono un punto di partenza per l’avvio nell’utilizzo degli strumenti principali della professione. Ma anche occasioni di confronto e crescita personale. E occasioni di messa alla prova grazie all’ampio uso che in essi viene fatto dell’interfaccia di teoria e pratica. Tale interfaccia avviene soprattutto tramite simulazioni che, supervisionate dai didatti e dai tutor dell’istituto, permettono agli studenti di mettersi in gioco in situazioni verosimili. Abituandoli, così, fin da subito a confrontarsi con le possibili problematiche della professione.

Nello specifico:

  • nei corsi base l’esperienza delle tecniche in psicoterapia è diretta in prima persona, su di sé;
  • nei corsi professionalizzanti di primo e secondo livello, invece, si inizia a fare esperienza di conduzione attraverso simulate e sotto supervisione.

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Un approccio innovativo alla psiche:

La possibilità di utilizzo di innumerevoli tecniche è una caratteristica intrinseca al modello teorico di base di Atanor. Un modello che sa utilizzare le altre metodologie. E che legge le teorie di ogni approccio delle diverse scuole psicologiche (ritenute tutte valide, anche se parziali quando assolutizzate) come declinazioni di un aspetto peculiare della psiche che, essendo multipla per sua natura, ha bisogno di essere letta attraverso più lenti possibili per essere colta nella maniera più completa.

Aspetti teorici e aspetti metodologici:

Un aspetto, questo, che risulta estremamente interessante almeno da due punti di vista:

  • da un lato, quello teorico, poiché fa di qualsiasi prodotto dell’attività umana (da quello artistico a quello letterario, da quello scientifico a quello religioso) una sorta di lente di ingrandimento attraverso la quale leggere il nostro mondo interno, utilizzando a ritroso proprio il meccanismo attraverso cui è stata prodotta: ovvero quello proiettivo;
  • dall’altro, quello metodologico, giacché consente di leggere sintomi e patologie (indifferentemente psichiche o somatiche) come un’opportunità della psiche di descrivere se stessa e il proprio modo di vedere il mondo e comunicare le proprie esigenze.

Differenze dall’approccio “medico”:

La psiche, dunque, non va sanata o redenta, così da aderire a un ipotetico ideale di normalità. Né va curata secondo un paradigma medicalizzato. Ma va essenzialmente conosciuta per quella che è, affinché la sua vera natura possa esprimersi. E realizzarsi nella maniera più completa e autentica.

Siamo all’interno di una prospettiva che pone, insomma, la Psicoterapia nell’ottica di permettere alla psiche di guardare se stessa nelle sue molteplici anime, donandoci così la straordinaria occasione del viaggio più affascinante e importante dell’esistenza. Quello nella nostra interiorità. E di accedere a possibilità di vita più ampie e piene, scoprire risorse, ricchezze e mondi interni altrimenti inimmaginabili.

La formazione “Atanor”:

Proprio perché muove da questi presupposti teorici forti, la formazione offerta da Atanor pone il futuro psicoterapeuta analitico con orientamento archetipico nella condizione di poter lavorare in qualsiasi contesto e a contatto con ogni tipo di utenza.

Sbocchi professionali:

Ad esempio, lo psicoterapeuta analitico a orientamento archetipico può lavorare sia nell’ambito del sistema sanitario pubblico, sia in privato. Può aprire uno studio professionale in singolo o associato in società psicologiche. Oppure prestare servizio come specialista a convenzione, a consulenza, a collaborazione, o come dipendente. Può assumere ruoli dirigenziali in psicoterapia (nelle ASL, nei consultori, nelle cooperative…). E lavorare in accordo sia con terapeuti di qualsiasi altro orientamento, sia con specialisti di altre aree (come a esempio medici, nutrizionisti, pediatri…) all’interno di equipe multidisciplinari.

La formazione multisfaccettata gli consente poi di poter intervenire anche nella psicologia della scuola e in quella del lavoro, in rapporto con le aziende, oppure nella selezione del personale. Può, inoltre, effettuare supervisioni e formazioni di equipe in ogni contesto, in particolare in quelli dove l’area psicologica va a intersecarsi con altre aree, come quella medica (si pensi a esempio al caso dei disturbi alimentari, o nei reparti di oncologia).